lunedì 1 novembre 2010

Il lupo fa la fame!

«Incredibile!» – direbbe certamente l’ispettore dello spettacolo pluricult e pluripremiato Woof! Un melòpunk della compagnia Blusclint, andato in scena il 31 ottobre presso il teatro San Girolamo di Lucca, in occasione della prestigiosa rassegna di fumetti Lucca Comics. L’esclamazione sarebbe rivolta alla scarsa affluenza di pubblico. Ben sette persone e nulla più, per uno spettacolo che a Torino, un mese prima di andare in scena - il 7 novembre per tutti gli interessati –, ha già fatto il sold out come ci si aspetta da uno spettacolo appunto cult. La debacle – i Blusclint andavano a incasso – oltre a generare attriti in compagnia con tanto di litigio pre-spettacolo e urla disumane da dietro le quinte, ha costernato anche le altre istituzioni teatrali toscane ieri sera non accorse ma raggiunte dalla notizia via cellulare e per sentito dire, secondo il più tipico schema italiano del passaparola.

Io, che ho visto lo spettacolo, posso dire che il Lupo ha sicuramente patito una concorrenza spietata da parte del Lucca Comics stesso, che ha messo in scena per tutto il pomeriggio uno spettacolo en travesti che per numerosità di attori e durata della performance, non poteva non fiaccare un pur lodevole monologo come quello proposto dai Blusclint. Cosa può il teatro contro frotte di COS PLAYER, ovvero ragazzi, ragazze e anche adulti, che si travestono come i personaggi dei loro cartoni animati, fumetti e programmi virtuali preferiti? Cosa può il Lupo, personaggio nato dalla mente di un autore di provincia, contro Naruto, Dragon ball, i classici Capitan Harlock e Batman, o certi personaggi cinematogtafici come i droidi di Guerre Stellari e Harry Potter, o capisaldi della letteratura fantastica come il Cappellaio Matto o la Sposa Cadavere?.

Forse, se invece di parlare d’amore e follia, avessero messo in scena, che ne so, la vita di Joker o la morte di Superman, i Blusclint avrebbero attirato più gente. O più semplicemente, come ha fatto la compagnia che li ha preceduti, bastava offrire un buffet con un buon parterre di vini e amenità affettate da mangiare avvolte ad un grissino.

Ho letto anche che l’attore è già stato citato in giudizio per aver bestemmiato in una chiesa sconsacrata nel bresciano. Anche ieri si era in una chiesa sconsacrata e mi sembra di aver sentito, durante il litigio, volare qualche nomignolo scurrile accompagnare il nome del Buon Signore. Attenti Blusclint! Alla prossima c’è la galera! E forse sarebbe un bene: almeno lì il pubblico non scappa…!

Duccio Alighiero per L’eco di Lucca.