giovedì 25 agosto 2011

Un vortice mohicano e in anfibi di violenza e passione

Ed ecco la tanta attesa recensione di Roger Cox per l’importante rivista The Scotsman (cliccate sul titolo per leggere l’originale).


Ossessionato da una bellissima ed enigmatica ballerina di un peepshow, un pazzo psicopatico che brandisce una mazza da baseball vaga al chiaro di luna per le strade di una città senza nome, dando la morte a tutti coloro che spendono una moneta per sbirciare la sua amata.

Bene, questa è una delle strade per interpretare questo intenso monologo della compagnia italiana Blusclint. Nel senso che è anche una storia d’amore, seppure molto particolare, in cui il nostro eroe lupesco cerca di conquistare l’oggetto dei suoi desideri offrendole i trofei strappati dai corpi degli uomini che uccide in suo nome. È lei che lo manipola? Anche se lei nemmeno forse si è accorta che lui esiste?

La questione rimane irrisolta. Non c’è dubbio invece che Paolo Faroni sia di una presenza totalmente avvincente – un vortice mohicano e in anfibi di violenza e passione.

Talvolta il forte accento italiano rende difficile la comprensione e il testo riccamente poetico perde qualcosa.

Tuttavia se vi sentite dell’umore adatto per un film ispirato dal noir che mescola Taxi driver e Cappuccetto Rosso, godrete a fondo dello spettacolo.

Roger Cox

The Scotsman